Filosofo e storico della filosofia tedesco. Autorevole rappresentante della
destra hegeliana, nel 1829 gli fu conferita la cattedra di Filosofia presso
l'università di Berlino; tra i suoi discepoli vi fu anche F. Engels.
Tentò, in conformità con l'indirizzo della corrente cui
apparteneva, di conciliare la dottrina hegeliana con il pensiero cristiano,
sostenendo ad esempio che la struttura triadica della dialettica di Hegel
è una reviviscenza dello schema trinitario; tuttavia, la sua posizione fu
duramente attaccata dagli esponenti della sinistra hegeliana. Fu tra i curatori
della prima edizione completa delle opere di Hegel e diresse la rivista "Der
Gedanke" (Il pensiero). Molto nota fu anche la sua edizione commentata
dell'
Etica Nicomachea di Aristotele. Tra le sue opere citiamo:
Sistema
di filosofia morale (1828);
Storia degli ultimi sistemi di filosofia in
Germania da Kant a Hegel (1837-38);
L'epifania della personalità
eterna dello spirito (1844-52);
Storia dell'umanità dal 1775 fino
ai tempi più recenti (1859-60);
Diritto naturale, ossia filosofia
del diritto (1866);
Hegel filosofo universale (1870);
Il sistema
della filosofia come scienza esatta (1876-81) (Berlino 1801-1893).